Case history

Un esempio di sistema completo, dal caricamento esterno degli ingredienti direttamente ai silos e tank, fino alla gestione di macro, midi e micro-ingredienti in polvere e liquido.

Dino
Corsini

Vi presentiamo uno dei nostri ultimi progetti realizzato presso Dino Corsini, in provincia di Bologna. Tra le soluzioni su misura realizzate per questo impianto: sistema di caricamento ingredienti esterno che permette alle materie prime di confluire direttamente nei silos di tessuto (zucchero e farina) oltre che nei tank (per l’olio) e nei sistemi per la gestione di macro-midi e micro ingredienti in polvere e liquidi corredati ciascuno di punti di dosaggio che permettono l’immissione degli ingredienti nel resto della linea industriale.

Case history

Dino
Corsini

Un esempio di sistema completo, dal caricamento esterno degli ingredienti direttamente ai silos e tank, fino alla gestione di macro, midi e micro-ingredienti in polvere e liquido.

Vi presentiamo uno dei nostri ultimi progetti realizzato presso Dino Corsini, in provincia di Bologna. Tra le soluzioni su misura realizzate per questo impianto: sistema di caricamento ingredienti esterno che permette alle materie prime di confluire direttamente nei silos di tessuto (zucchero e farina) oltre che nei tank (per l’olio) e nei sistemi per la gestione di macro-midi e micro ingredienti in polvere e liquidi corredati ciascuno di punti di dosaggio che permettono l’immissione degli ingredienti nel resto della linea industriale.

Intervista

Abbiamo posto alcune domande a Jacopo Malacarne – AD di Dino Corsini – in merito alle esigenze aziendali, alle soluzioni adottate e gli orizzonti futuri che le nostre soluzioni di stoccaggio, gestione e automazione aprono ai nostri clienti.

Qual è la storia di Dino Corsini, quali sono i prodotti principali che realizzate, con quale ciclo produttivo?

Dino Corsini nasce negli anni 50 in un piccolo paese dell’appennino tosco emiliano e poi si trasferisce a Bologna, più precisamente in Valsamoggia località Crespellano, agli inizi degli anni 70. La nostra azienda si colloca sin dalla fine degli anni 80 inizio anni 90 al servizio delle “private labels”, cioè delle grandi catene della distribuzione organizzata e dei discount. Ad oggi, sviluppa una serie di prodotti che spaziano dal plumcake ai prodotti di forma tonda, quindi ad es. i tortini o i muffin, per arrivare più recentemente ai prodotti pancake, le frittelline tipiche americane. Sviluppa una linea polivalente di tutti i prodotti della celiachia (dopo avere ottenuto la certificazione nel 2005), una linea biologica, una linea convenzionale e da qualche anno una linea proteica. Diciamo che questa trasversalità di forme, di prodotto e di linee ci permette di essere un partner affidabile e ricercato dalla grande distribuzione tra cui: Coop, Conad, Esselunga, Aldi, Lidl, Eurospin; questo come strategia ormai quarantennale.

Come Dino Corsini garantisce la qualità dei suoi prodotti? Quali criteri vengono seguiti nella selezione delle materie prime?

La qualità dei suoi prodotti è garantita da un reparto di controllo qualità che ha definito delle soluzioni operative e delle procedure molto rigorose e da un sistema di produzione che a queste linee si attiene e a tutt’un’azienda, che è ispirata a un concetto di qualità delle materie dei prodotti finiti e quindi del rispetto dell’accordo verso i suoi clienti. Le materie prime vengono selezionate da fornitori certificati BRC, IFS o se ci sono anche ulteriori certificazioni nel caso della celiachia, del prodotto biologico, o nel caso del senza latte e del senza zucchero. Vengono assaggiate, vengono verificate prima dell’ingresso nello scarico alle macchine e altresì eseguiti controlli nei silos o nei contenitori di stoccaggio ogni turno produttivo (quindi circa ogni 8 ore). La gran parte di queste materie prime agricole viene mantenuta dentro a celle frigorifere a 4 gradi C° nel rispetto della norma FIFO e all’interno dei tempi di conservazione ammessi formalmente.

Qual era la principale necessità/problematica da soddisfare e che vi ha spinto ad adottare le soluzioni Agriflex?

La prima necessità era quella di automatizzare tutti i processi di alimentazione delle miscelatrici e dei mixer rispetto a quelli che erano processi di alimentazione manuali. Quindi a parte zucchero, farina e olio tutto il resto era alimentato manualmente. Adottando le progressivamente le soluzioni Agriflex, negli ultimi due o tre anni, siamo passati ad una alimentazione al 90 % in automatico, grazie a cui abbiamo gestito un aumento dei volumi e delle capacità produttive delle linee. Prima cosa quindi automazione, seconda cosa facilità di riempimento, di ricarica, di alimentazione dei silos dei micro-ingredienti e dei macro-ingredienti; visibilità dei pesi, visibilità delle capienze, visibilità dei residui. Inoltre, I macchinari Agriflex hanno reso possibili delle condizioni di pulizia di tutti i sistemi di alimentazione, dai silos grandi a quelli piccoli, quindi tra un lavaggio e l’altro, tra una produzione e l’altra, nonché un riempimento e l’altro, dando la possibilità di ispezionare e pulire eventualmente queste tubature. Il tutto all’interno di una logica di un’industria 4.0. 

Quali vantaggi avete riscontrato nell’utilizzo delle soluzioni di stoccaggio e dosaggio di Agriflex per la produzione dei vostri prodotti?

I vantaggi riscontrati nell’utilizzo delle soluzioni Agriflex sono evidentemente quelli di una funzionalità corretta, di un’analisi delle problematiche quando si presentano lotti di materie prime non conformi o interruzioni di qualunque tipo, che permettono di passare a un’analisi di quello che è avvenuto a completare quello che manca manualmente in automatico, a seconda dei casi.

In che modo la sinergia creata con Agriflex si adatta alle nuove tendenze del mercato e all’innovazione tecnologica?

La sinergia creata con Agriflex è molto efficace e ci permette di ricevere input dai nostri grandi clienti, che sia GDO, discount o come recentemente avvenuto grandi produttori o fabbricanti privati/industria, per cercare di automatizzare il più possibile la gestione dell’alimentazione delle materie prime. Questo è fondamentale perché, la manodopera (improvvisamente più difficile da trovare) ha delle gestioni di assenteismo o presenze (come es. ferie, malattie e quant’altro) che a volte possono creare dei problemi e l’aumento della produzione dei grandi volumi che stiamo vivendo ci permette, e ci rende molto preferibile una soluzione automatica. Ecco, questa è una motivazione con cui Agriflex, come partner, ci aiuta a seguire le tendenze del mercato, la riduzione dell’incidenza della manodopera con l’automazione dei grandi volumi, che vuol dire anche poter seguire grandi clienti.

La collaborazione con Agriflex ha aiutato a raggiungere gli obiettivi necessari a realizzare la sua visione a lungo termine per l’azienda Dino Corsini?

La collaborazione con Agriflex ci ha senza dubbio aiutato a raggiungere un’aumentata automazione, un’aumentata capacità produttiva, e un’acquisizione di clienti più grandi, che prima non era possibile., Siamo passati dall’essere una piccola azienda a un media azienda, con un aumento di produzione dai 40.000 quintali ai 100.000 quintali annui previsti. Per raggiungere questi obiettivi era fondamentale e necessario trovare un partner, soprattutto nell’area approvvigionamento e movimentazione materie prime. Siamo quindi da questo punto di vista molto soddisfatti degli obiettivi raggiunti nella linea plumcake e stiamo adesso istallando una nuova linea pancake, dove ci aspettiamo un impatto simile.